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Tanto piccoli tanto buoni


Strano ma vero come degli alimenti piccoli come i semi possano essere tanto nutrienti. Non siamo ancora molto abituati ad utilizzarli ma aggiunti ad insalate, yogurt o assunti come spuntino tra un pasto e l’altro possono contribuire al nostro benessere. Ricchi di proteine, acidi grassi essenziali e fibre vegetali aiutano l’organismo nella prevenzione di molte malattie. Quali sono, vi chiederete: semi di girasole, di chia, di canapa, di lino, di papavero, di sesamo, di amaranto, di miglio e di quinoa, mica pochi! E se poi vi piacciono le piante ed avete un piccolo spazio esterno potete anche approfittare per crearvi del verde “alternativo”, provare per credere ( e ve lo dice una che il pollice lo ha nero e sono diversi anni che sul mio balcone ogni primavera/estate coltiva girasoli e fiori di chia). Ma torniamo all’alimentazione e vediamo a cosa ci fanno bene: quelli di canapa, ad esempio, contengono dieci differenti aminoacidi e fitosteroli, elementi che sono in grado di ridurre il colesterolo a livello intestinale. I semi di girasole invece favoriscono la digestione e sono ricchi di acido folico, rame, selenio e vitamina E. Quelli di sesamo contengono ferro, magnesio e zinco e sono in grado di abbassare la pressione sanguigna. I semi di zucca invece sono ricchi di carotenoidi che stimolano il sistema immunitario, quelli di chia sono molto ricchi di calcio e riducono il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. I semi di lino contengono elevate quantità di Omega3 ed andrebbero consumati crudi dopo averli triturati. Troviamo la vitamina C nei semi di amaranto, considerati a metà tra un cereale ed un legume. Passiamo ai semi di papavero che hanno un effetto sedativo e calmante sul sitema nervoso e sono conosciuti anche per l’elevato contenuto di vitamina E, senza dimenticarci poi di quelli di miglio, un cereale antico conosciuto fin dal tempo degli antichi romani, ricco di elementi che favoriscono il buonumore, che riducono il colesterolo e rinforzano unghie e capelli. La quinoa invece veniva coltivata dagli Inca che la ritenevano sacra, ricca di flavonoidi che hanno effetti antiinfiammatori, antivirali, antitumorali ed antidepressivi. Straordianrio davvero come questi piccoli alimenti possano farci tanto bene!

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